Il Gruppo Folkloristico di Lucignano
http://www.lucignanofolk.it/
Fin dalla prima Maggiolata, in quella che è ormai la data storica del 1937, la sfilata dei carri fioriti era animata da gruppi di giovani in costume contadino e divisi per rioni, che si esibivano in movimenti coreografici e canzoni della tradizione popolare o composte espressamente per la festa dai poeti e musicisti locali. Ben presto la richiesta di replicare queste esibizioni al di fuori del contesto paesano della Maggiolata rese necessaria un’organizzazione, che portò all’istituzione del Gruppo Folkloristico con un’attività che lo rese noto nell’ambito della Provincia.
Dopo la parentesi bellica e la riorganizzazione del folklore in gruppi di rappresentanza regionale sotto l’egida dell’ENAL, il Gruppo di Lucignano, formato da una selezione di coppie di ballerini in costume toscano dell’Ottocento, iniziò la sua stagione di festival nazionali e internazionali: punti di forza del suo programma erano le danze di tradizione locale, cioè la Mazurca del Sor Cesare, la Chianina e soprattutto il Trescone, che ha sempre avuto per interpreti solisti di eccezionale bravura e temperamento.
Nei decenni successivi un lavoro continuo di ricerca e di approfondimento delle tradizioni popolari e delle loro fonti orali e scritte ha ampliato e arricchito il programma del Gruppo, che è attualmente costituito da 17 danze, provenienti da tutta la Toscana, che coprono un periodo compreso fra il XV e il XIX secolo e vengono eseguite con musiche originali e costumi di tre epoche diverse: rinascimentale (XV-A breve distanza dal compimento del suo 75° anniversario, il Gruppo di Lucignano ha rappresentato il folklore chianino e toscano in tutte le regioni d’Italia e il folklore italiano in 25 paesi di quattro continenti con un’attività e un impegno che hanno ottenuto, fra gli altri riconoscimenti, quello della medaglia d’oro del Presidente della Repubblica.
Ma non c’è impegno internazionale che impedisca al Gruppo di ripresentarsi puntualmente al richiamo della Maggiolata rinnovando il legame colle proprie radici, che infonde nuove energie e rigenera ogni anno la passione per la tradizione.